L’ecografia è una metodica diagnostica NON INVASIVA che utilizza ultrasuoni (onde sonore) e consente di studiare organi, ghiandole, vasi sanguigni, strutture sottocutanee ed anche strutture muscolari e tendinee in numerose parti del corpo.
L’ECOGRAFIA MAMMARIA è un esame diagnostico per immagini, che consente lo studio anatomico e strutturale del seno.
Con l’ecografia mammaria è possibile individuare formazioni di natura benigna quali cisti, fibroadenomi, consente di diagnosticare la presenza di tessuti infiammati (come nel caso di mastite o ascessi) ed è importante nella diagnosi precoce di lesioni come i tumori maligni. L’ecografia mammaria permette di visualizzare anche le eventuali alterazioni a carico dei linfonodi dei cavi ascellari.
Nella maggior parte dei casi, l’ecografia al seno non è un’indagine alternativa alla mammografia e i due esami sono complementari. Nella diagnostica senologica, l’esame ecografico è più adatto a valutare i tessuti mammari densi (in cui la componente ghiandolare è prevalente) delle donne giovani, non sempre ben visualizzabili ai raggi X della mammografia.
E’ una tecnica diagnostica semplice e sicura, che si esegue appoggiando una piccola sonda sulla pelle del seno, dopo avervi deposto una piccola quantità di gel conduttore per facilitare lo scorrimento dello strumento sulla cute e migliorare la trasmissione delle onde ultrasonore.
Per eseguire l’ecografia mammaria, la paziente viene invitata a sdraiarsi su un lettino con il torace scoperto e con le braccia alzate, ponendo le mani dietro alla testa. Successivamente, il medico appoggia la sonda a ultrasuoni prima su un seno, poi sull’altro e, scorrendo lentamente con movimenti perpendicolari e a raggiera su tutta la superficie da esaminare, comincia a “catturare” le immagini relative al tessuto mammario, che vengono visualizzate sul monitor.
Al termine, il radiologo può fornire immediatamente i risultati dell’esame o può richiedere degli esami complementari per stabilire con certezza la diagnosi.
L’esame non è doloroso, dura circa 15-20 minuti e non richiede la somministrazione di alcun farmaco o di un mezzo di contrasto.
E’ un esame particolarmente indicato per le donne sotto i 40 anni, con seni radiologicamente densi o qualora l’esame mammografico ne richieda la comparazione.
Per il cancro della mammella, l’ecografia presenta un’accuratezza diagnostica stimata tra il 78 e il 96%. Se alla palpazione si identificano alterazioni nodulari o alla mammografia si visualizzano aree sospette, o di difficile interpretazione, l’esame ecografico può aiutare a risolvere il dubbio diagnostico.
L’ecografia mammaria non necessita di alcuna particolare norma di preparazione da parte della paziente. Tuttavia, è opportuno portare con sé i risultati delle ultime ecografie o mammografie eseguite, in modo tale che il medico possa valutare durante l’esame se eventuali anomalie riscontrate siano pre-esistenti o di nuova insorgenza.